La realtà sociale in cui opera l’istituto è quella di una cittadina meridionale, ai margini della conurbazione napoletana, con una storia antica di isolamento e marginalità, una struttura sociale di origine contadina culturalmente arretrata, priva, almeno per l’immediato, di una prospettiva di sviluppo economico.
Attualmente la struttura economica dell’intera zona risulta prevalentemente terziarizzata. Basti pensare che, nella sola città di Mondragone, in base ai dati ISTAT, il 54,7% della popolazione attiva è impiegata nel terziario (pubblico e privato).
Il settore terziario, però, nell’odierna congiuntura economica, non riesce più ad assorbire la forza lavoro qualificata, soprattutto laureata e questo non ha fatto che peggiorare i dati già preoccupanti sulla disoccupazione intellettuale meridionale e di conseguenza locale, costretta, per trovare un’occupazione, ad emigrare.